Hagi ware: differenze tra le versioni
Creata pagina con "thumb|Ciotola da tè in ceramica Hagi, gres con smalto traslucido e un delicato motivo craquelé. Apprezzata nella tradizione giapponese del tè per il suo calore, la sua semplicità e la sua bellezza in continua evoluzione con l'uso. '''Ceramica Hagi''' (萩焼, Hagi-yaki) è una forma tradizionale di ceramica giapponese originaria della città di Hagi, nella prefettura di Yamaguchi. Nota per le sue texture morbide, le tonalità calde e l'estetica rust..." |
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Versione attuale delle 04:09, 30 ago 2025

Ceramica Hagi (萩焼, Hagi-yaki) è una forma tradizionale di ceramica giapponese originaria della città di Hagi, nella prefettura di Yamaguchi. Nota per le sue texture morbide, le tonalità calde e l'estetica rustica e delicata, la ceramica Hagi è celebrata come uno degli stili ceramici più venerati del Giappone, in particolare associato alla cerimonia del tè giapponese.
Cenni storici
La ceramica Hagi affonda le sue radici all'inizio del XVII secolo, durante il periodo Edo, quando i ceramisti coreani furono portati in Giappone in seguito alle invasioni giapponesi della Corea. Tra questi c'erano i ceramisti della dinastia Yi, le cui tecniche gettarono le basi per quella che sarebbe diventata la ceramica Hagi.
Originariamente utilizzata dai signori feudali locali (daimyō) del clan Mori, la ceramica Hagi acquisì rapidamente importanza grazie alla sua adattabilità all'estetica di ispirazione Zen della cerimonia del tè.
Caratteristiche
Il segno distintivo della ceramica Hagi è la sua bellezza discreta e la sensibilità wabi-sabi, ovvero l'apprezzamento dell'imperfezione e dell'impermanenza.
Caratteristiche principali
- Argilla e smalto: Realizzata con una miscela di argille locali, la ceramica Hagi è spesso ricoperta da uno smalto feldspatico che può screpolarsi nel tempo.
- Colore: Le tonalità comuni vanno dal bianco crema e rosa tenue agli arancioni e grigi terrosi.
- Texture: Tipicamente morbida al tatto, la superficie può risultare leggermente porosa. *Craquelure (kan’nyū): Col tempo, la smaltatura sviluppa sottili crepe, permettendo al tè di penetrare e modificare gradualmente l'aspetto del contenitore, un fenomeno molto apprezzato dai cultori del tè.
I "Sette Svantaggi"
C'è un famoso detto tra i maestri del tè: "Prima il Raku, secondo l'Hagi, terzo il Karatsu". Questo colloca l'Hagi Ware al secondo posto nella classifica delle ceramiche da tè grazie alle sue qualità tattili e visive uniche. È interessante notare che si dice anche, ironicamente, che l'Hagi Ware abbia sette difetti, tra cui la facilità di scheggiatura, l'assorbimento di liquidi e la tendenza a macchiarsi, tutti fattori che paradossalmente contribuiscono al suo fascino nel contesto della cerimonia del tè.
Utilizzo nella cerimonia del tè
L'eleganza discreta dell'Hagi Ware lo rende particolarmente apprezzato per le chawan (ciotole da tè). La sua semplicità enfatizza l'essenza del "wabi-cha", la pratica del tè che si concentra su rusticità, naturalezza e bellezza interiore.
Ceramica Hagi moderna
La ceramica Hagi contemporanea continua a prosperare, con fornaci tradizionali e laboratori moderni che producono un'ampia gamma di oggetti funzionali e decorativi. Molti laboratori sono ancora gestiti dai discendenti dei ceramisti originali, che preservano tecniche secolari adattandosi al contempo ai gusti moderni.
Fornaci e artisti famosi
Alcune fornaci Hagi rinomate includono:
- Forno Matsumoto
- Forno Shibuya
- Forno Miwa - associato al celebre ceramista Miwa Kyūsō (Kyusetsu X)